blueberrypie
  home | papers | recensioni   associazione | staff | news | contattaci | passaparola 
 

UMTS: le regole e il mercato futuro
di Piero Lanza

Le regole

L'UMTS supporterà una serie di servizi agli utenti a prescindere dalla loro collocazione geografica, sempre entro i limiti della copertura della rete. Tali servizi saranno utilizzati usando differenti modi di accesso: telefonia fissa, mobile, radio satellite, ecc. e saranno ottenuti tramite la cooperazione dei diversi agenti dell'universo UMTS. Avere una serie di regole fisse e chiare sarà compito dei vari governi e degli organismi internazionali preposti a ciò. Il futuro regime regolamentare dovrà stabilire un sicuro scenario dentro il quale gli utenti si troveranno a gestire una tecnologia e dei servizi del tutto innovativi. Gli operatori di telefonia propendono per una regolamentazione che non si discosti troppo da quella attualmente in vigore nel campo delle telecomunicazioni, ma l'attesa convergenza di queste ultime con i vari servizi broadcast che offrirà l'UMTS, apre uno scenario ben diverso da quello attuale. Si può assumere che il complesso regolamentatorio si baserà sulle leggi di libera concorrenza dei singoli paesi. D'altronde nel breve termine sarà necessaria una serie di regole comuni da adottare per porre un freno ad eventuali abusi.

La Commissione Europea si è occupata del capitolo UMTS nella direttiva PE/Cons. 3628/98 del 20/11/1998, nella quale si invitano i Paesi membri ad introdurre entro la fine del 1999 una regolamentazione sull'utilizzazione armonizzata dell'UMTS, e ad iniziare la sperimentazione al più tardi nel gennaio del 2000, per poter così far partire il servizio a pieno regime nei primi mesi del 2002. Tutto l'insieme delle regole dovrà essere stabile ed incoraggiare la concorrenza, i punti fermi iniziali dovranno essere:

  • L'obbligo d'interconnessione del network UMTS con gli altri network di telecomunicazioni;
  • L'obbligo di assicurare l'interoperabilità delle applicazioni su di un livello minimo accettato da tutti;
  • Liberalizzazione dei siti radio base, delle infrastrutture per combinare i servizi ed operare secondo i ruoli di mercato;
  • Armonizzazione delle condizioni delle licenze nei vari Paesi;
  • Convergenza delle regole degli altri mercati interessati (broadcast, intrattenimento) in un unico servizio comune.

E' chiaro che non sarà affatto semplice avere un unicum regolamentativo in tanti Paesi diversi, ma i primi timidi passi sono già stati fatti. Gli USA si preparano a scegliere finalmente uno standard unico di telefonia, precorrendo la regolamentazione UMTS. Vari Paesi europei hanno già approntato una tabella di marcia precisa per l'adozione dello standard. Il nostro Paese è sconsolatamente tra gli ultimi in questa iniziale corsa alle regole. Certo l'Italia non è notoriamente un Paese molto attento alla regolamentazione dei media, di solito si lascia fare al mercato, per poi intervenire sul fatto compiuto. In questo caso non è possibile comportarsi come nel passato, per vari motivi. Intanto l'Italia è il primo mercato europeo della telefonia mobile, e non può farsi sfuggire l'occasione di avere una volta ogni tanto un ruolo primario nello sviluppo di una nuova tecnologia. Secondariamente compito delle Istituzioni è quello di dipanare la matassa frequenze ed elettrosmog, in modo da garantire ai futuri operatori una corretta redditività, visti anche gli alti costi di assegnazione delle licenze.

Il mercato futuro

L'UMTS porterà gli utenti di comunicazione finalmente nell'Information Society, permettendo l'utilizzo di servizi video, testuali, dati, voce, ecc. direttamente al consumatore in qualunque luogo si trovi. Tutto ciò si baserà sul vitale e crescente mercato della comunicazione mobile. Nella sola Europa nei prossimi dieci anni la penetrazione di terminali mobili arriverà al 50%, e i servizi UMTS, pur se all'inizio della loro esistenza, giocheranno un ruolo primario in questo sviluppo. Ma un fiorente mercato UMTS richiede le giuste regole, uno spettro radio adeguato, nuovi standard di accesso radio e l'integrazione dei servizi.

Senza ombra di dubbio, non tutti i servizi saranno disponibili subito, si dovrà attendere un po' di tempo affinché l'UMTS dia sfogo a tutta la propria potenzialità.

Tre sono i trend principali del mercato futuro che avranno un impatto significativo sul peso e sulla natura della domanda di servizi mobili multimediali:

  • Il mercato dei servizi multimediali per telefonia fissa sta rapidamente aumentando, a più del 60% annuo
  • La comunicazione basata sui computer è ormai del tutto accettata dalla società. Internet, per esempio, crescerà fino ad arrivare a circa 500 milioni di utenti nel 2005;
  • C'è una crescente domanda di accesso sia ad informazioni che ad intrattenimento tramite supporti mobili.

Il mercato mondiale della telecomunicazione mobile si sta velocemente trasformando. I luoghi principali di questa trasformazione saranno i nuovi mercati orientali. Si prevede in questi Paesi uno sviluppo sconvolgente della comunicazione mobile multimediale. Nel 2005 dovrebbero esserci circa 400 milioni di utenti nel Sud-Est Asiatico. E' normale, quindi, che i costruttori e gli operatori volgano lo sguardo a questo nuovo, interessante, business. Ma anche la vecchia Europa dirà la sua. Infatti il mercato europeo sarà quello principale per ciò che riguarda il numero di dati circolanti, almeno fino alla sua completa saturazione, prevista per il 2010. A quel punto le potenzialità del mercato mondiale saranno completamente in mano ai Paesi in via di sviluppo.

Utenti mobili nel mondo

Figura 1 - Utenti mobili nel mondo

In contemporanea si svilupperà un fiorente mercato dei nuovi terminali, che per il 2005 è previsto essere intorno ai 17 mila miliardi di euro annui, e si calcola che ogni utente cambierà il proprio terminale in media ogni tre anni, in linea con gli attuali margini del GSM, inoltre i terminali multimediali saranno fra il 45% ed il 60% delle vendite.

Una significante parte di utili raccolta dai "service providers" passerà certamente ai nuovi "content providers". Il valore di questo mercato salirà rapidamente fino a giungere nel 2005 a circa 4 mila miliardi di euro all'anno.

Nella nuova catena di valore multimediale proprio questi nuovi providers giocheranno un ruolo predominante. Essi saranno la chiave di volta dell'intero processo di mercato. Fungeranno da mediatori fra i fornitori primari e l'utente finale.

La catena del valore

Figura 2 - La catena del valore

Lo standard UMTS sarà un elemento essenziale del network integrato che trasporterà questi servizi. I servizi stessi saranno però influenzati dal costo finale per l'utente, sia business che consumer. Questo costo si riflette sia sul prezzo del terminale, sia soprattutto sul prezzo dei nuovi servizi a valore aggiunto. Questo prezzo sarà determinato dal livello di competizione nella proposta di servizi, che saranno completamente liberalizzati sia per ciò che riguarda i costi sia per ciò che riguarda i tipi di proposta. Altro punto focale sarà il costo dell'accesso al network, determinato dalla liberalizzazione delle infrastrutture e dalla competizione conseguente. Il prezzo dei terminali sarà determinato dal costo dei componenti e dai volumi di produzione. I nuovi materiali e le nuove tecnologie usate avranno un forte impatto sui costi di costruzione, inoltre la standardizzazione faciliterà l'economia di scala permettendo una ulteriore riduzione dei costi.

L'attrattiva di tali novità sarà sempre maggiore e determinata dalla varietà di servizi, dalla loro facilità d'uso e dalla loro utilità.

In conclusione il mercato che attende l'ingresso dell'UMTS è in estremo movimento, i punti fermi sono ben pochi, è tutto è in assoluto divenire. Per poter effettuare un'analisi di mercato più accurato dovremmo avere in mano dati più certi riguardanti il multimediale mobile. Certamente il futuro della comunicazione, però, si giocherà in questo campo.

Average revenue per utente in lire

Figura 3 - Trend ARPU in Italia (fonte Pec Forum) Average revenue per utente in lire

Piero Lanza

blueberrypie

Blueberrypie è una associazione studentesca nata all'interno dell'Università Bocconi, che ha come obiettivo lo scambio di conoscenze e lo sviluppo di competenze in materia di economia, Information Technology e comunicazione.


linux in bocconi

linux Il Linux User Group Bocconi si pone come punto di riferimento per gli utenti GNU/Linux in Bocconi. Per maggiori informazioni visita il sito del LUG Bocconi.


2 Bocconi

2Bocconi è la comunità virtuale indipendente degli studenti dell' Università Bocconi. News, bacheca, forum, eventi: questo e altro a portata di click ! [ www.2bocconi.com ]




© 2000-2005 blueberrypie. blueberrypie utilizza software libero.